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Ricovero Coatto

La stagione 2006 comincia, in verità, sotto i migliori aspetti. Come tutti gli anni, da abitudine ormai consolidata, ad inizio estate ci sono già il copione pronto, i teatri fissati, i quattrini incassati, gli attori disponibili.

I protagonisti dell’anno precedente ad eccezione di Gaia, sono tutti presenti e l’unico ruolo vacante viene coperto con relativa facilità con l’arrivo di Raffaele, “guest star” in “prestito” da un’altra compagnia.

Si affilano le armi ma, ad inizio Agosto, la prima doccia fredda: il copione selezionato NON PUO’ ESSERE USATO…!!!

E’ stato scelto, infatti, per un laboratorio teatrale e pertanto non può essere reso pubblico. Disperata rincorsa al copione, come non avveniva da anni. Autore, quindi, incatenato al computer dallo staff, con pasti recapitati in loco, quindici minuti per mangiare e….per altri bisogni fisiologici, non un secondo di più.

Ma le menti perverse, si sa, possono generare i “mostri” più disparati: in men che non si dica, anche perché l’autore comincia ad avere preoccupanti disturbi agli arti dovuti all’ immobilità forzata, nasce “Ricovero Coatto”.

Lo spettacolo è stato rappresentato quattro volte (il fondo cassa non permetteva di più!): a Bolzaneto, a Pontedecimo, a Sestri Ponente e a Fegino.

Ottimo successo di critica e soprattutto di pubblico, con tre teatri completi a Bolzaneto, Pontedecimo e Fegino, mentre Sestri Ponente è stato penalizzato dalla giornata infrasettimanale (per esigenze del teatro si è andati in scena di giovedì sera) e dalle avverse condizioni atmosferiche.

Condizioni atmosferiche persecutorie, per dire il vero, per tutta la durata del tour: a Fegino è stata rinviato di una settimana (dal 25 febbraio al 4 Marzo) perché le condizioni metereologiche non avevano permesso lo svolgimento di un’altra manifestazione a sua volta spostata di sette giorni, Pontedecimo è stata rinviata di una settimana per neve !!!

I risultati, però, nel complesso ci hanno dato ragione: buono l’esordio a Bolzaneto, bella performance a Pontedecimo, discreta a Sestri Ponente, assolutamente ottima a Fegino.

Grandissimo Giorgio nel doppio ruolo del mattoide Gigio (genovese) e del Professor Sapienza (con ostentata cocina Milanese), ottima Paola nel ruolo più difficile, quello di Michela Ardenza, splendida Elisa, spalla ideale di Michela Ardenza, grandi Luca e Serena protagonisti di duetti imperdibili, grotteschi il giusto Riccardo, vecchietto alla prese a sua insaputa con il Viagra, e Stefano, infermiere siculo al perenne inseguimento di Pippu, paziente indisciplinato,

Mitici Raffaele Borriello e Fabio De Moliner nei loro diverbi caratteriali, perennemente con opinioni opposte su qualunque cosa.

Ancora una volta grandioso Ghiggia, con la sua unica battuta ripetuta più volte fino a diventare un tormentone: “Chi a funsiun-a cuscì….ma n’America…!!” (Qui funziona così…ma in America !)